martedì 17 aprile 2012

Hobart prima parte

L'ostello "Frog"
Abbandono momentaneamente  la mia parentesi sulla Carnia e "ritorno" in Tasmania, anzi, vado diritta nella sua capitale: Hobart. La città è piccolina, colorata e molto graziosa. Con la nostra macchinina girovaghiamo alla ricerca di un ostello perchè sentiamo l'urgente bisogno di lavarci. Ci salta subito agli occhi un edificio di colore verde come l'erba e, incuriosite, ci avviciniamo. Il nostro sesto senso non aveva toppato: era stato proprio un ostello dal colore sgargiante a richiamare la nostra attenzione! Entriamo e chiediamo se dispongono di tre posti letto per due notti. Ormai era pomeriggio inoltrato e non ci va di metterci alla ricerca di un'altra sistemazione, così accettiamo subito i tre letti in un dormitorio misto alla "modica cifra" di $ 24,00 a testa, senza connessione internet... Vabbè dai, ormai è quasi ora di rientrare a Melbourne, non è il caso di mettersi a fare le difficili. Entriamo quatte quatte nella stanza e siamo accolte da un'ottima fragranza che non però non riesco bene a definire.. Si tratterà di odori corporali o di sporcizia che ha ben bene impregnato i vestiti dei nostri nuovi coinquilini?! Questo rimane e rimarrà sempre un mistero. Dopo esserci abituate all'odore ed essere riuscite ad appropriarci di un letto, andiamo a lavarci. Fra e simo trovano posto al primo piano, io devo andare al secondo piano, in un bagnetto invaso dai più svariati tipi di insetti 0.o (proprio io che li amo tanto dovevo beccarmeli?!). Conto fino a 10 e, cercando di non pensare alle condizioni igieniche dell'ostello, indosso le ciabattine da piscina e mi chiudo nella doccia. Dopo alcuni minuti sento: 
"Hila!!! Dove sei? Andiamo a mangiare?!" 
"Si, arrivo, sono qua, nel bagno azzurro." 
"Ahaha, ma è il bagno degli uomini!!!! Sei sempre la solita svampita!"
0.o OPPPSSS "Beh, allora controllate che non ci sia nessuno e che non si accorgano del mio erroruccio per favore, non mi ero proprio resa conto che ci fossero due bagni diversi".
Evitando di commentare ulteriormente, le due ragazze mi dicono che posso uscire indisturbata dal bagno. Ci prepariamo e, sempre in compagnia della nostra macchinina, facciamo le vasche per la citta alla ricerca di un sushi bar o un altro posto dove cenare a buon mercato.
Gira che ti rigira, notiamo che la spia della benzina sta per gridare vendetta e, non volendo fare rifornimento per una sola giornata, decidiamo di fermarci al Mc Donald's, così possiamo anche connetterci a internet e dare nostre notizie ai nostri parenti dell'emisfero boreale che, ormai, ci crederanno disperse ;-).

Continua...

Vi posto altre foto di Hobart:






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