mercoledì 18 aprile 2012

Hobart seconda parte

Ci eravamo lasciati al Mc Donald's, davanti a 3 Mc Chicken, uno rigorosamente senza insalata (Franceschina non vuole saperne di mangiare quei cibi viscidi che ti si attaccano al palato!!!), 3 coca cole e il mio fantastico netbook rosa shocking ;). Mangiamo in completo relax, rassicuriamo casa, organizziamo la giornata del rientro e decidiamo di andare a letto. Simona si siede al posto di guida, impugna il volante e mette la retro. Con una manovra sicura, troppo sicura, si appresta ad uscire dal parcheggio, ma...Crack.. Tutun... Gneck.. 
.................................
....................................
Senza proferire parola, usciamo di corsa dalla vettura e vediamo un mucchio di lamiere che giacciono senza forma sull'asfalto.
0.o!!!

S.: "Cos'ho fatto?! :'-(...sob sob..."
Francesca è diventata color del latte, ma preferisce non esprimersi. 
0.o
S.: "Ma che c...o ci faceva lì quel rottame di macchina?! E non abbiamo neanche stipulato l'assicurazione! Adesso dovrò fare un mutuo per pagare il danno!!!" 
Fra è muta. Io cerco, invano, di consolare Simo. Ci tengo a precisare che le 2 macchine si sono appena sfiorate e sono andate letteralmente a pezzi. Ma che cavolo di macchine hanno in Tassie?!
Cerchiamo di ritrovare la calma e pensare a sangue freddo cosa fare, ma ecco che arrivano due ragazzi scalzi e ci dicono di stare tranquille, che la macchina è di uno di loro (Elliot) e che ci verranno incontro in ogni modo... - See, certo.-... Ci diamo appuntamento per il giorno seguente da un meccanico che si trova lì vicino e decidiamo di risolvere la questione senza tirare in ballo l'assicurazione. 
Rientriamo in ostello, Simo pare sempre più disperata e tutti cercano di consolarla. Un ragazzo spagnolo ci consiglia di rivolgerci ad un ufficio che cura gli interessi degli italiani all'estero, altri provano a consolare la nostra amica dicendole che è un danno da niente, ma lei non si da pace. 
Dopo un'oretta circa riusciamo a prendere sonno.

Driin!

Simo scatta subito in piedi e ci prega di sbrigarci a prepararci. Beviamo un succo di frutta e andiamo alla ricerca di un meccanico. Ne troviamo uno e, per curiosità, gli chiediamo un preventivo. Il signore, molto gentilmente, dice che è un danno da niente e che ce la saremmo cavata con 100 $, ma saremmo dovute ritornare nel pomeriggio a riprendere la macchina, perchè il lavoro richiede un po' di tempo. Senza esitare, gli lasciamo la macchina e andiamo alla ricerca dell'"ufficio per italiani" per chiedere consiglio sul da farsi.
Dopo km e km di veloce scarpinata e senza alcuna traccia di questo benedetto ufficio, decidiamo di rinunciare alla ricerca e trovare una soluzione alternativa. Elliot non risponde più al telefono: nè alle chiamate, nè agli SMS. Che fare?! Inutile fasciarsi la testa, ormai il danno è fatto, tanto vale andare a visitare un museo. Studiamo la piantina e andiamo verso la parte sud della città quando: Driin! Driin!
"Forza Simo, rispondi! Potrebbe essere lui!"
"Hallo?"
"Simona, I'm Elliot. I'm sorry, but my father wants to go to the insurance. He thinks it's the right thing to do."
"Ehm.... But... No, please" :'''(((
Fra riperde l'uso della parola.
"Ok, if you want to go... I can't stop you."
Ellit di m...a!!! E adesso?! Cosa facciamo?
Andiamo a prendere la nostra macchina rimessa perfettamente a nuovo e andiamo dalla compagnia che noleggia auto per vedere se riusciamo a stipulare un'assicurazione, ma a loro viene qualche sospetto e io, in preda all'ansia, racconto tutto l'accaduto sotto lo sguardo omicida di Simona. Pauuuraaa!!! ;)
La segretaria ci spiega che non può più farci l'assicurazione, ma di non disperare, perchè un gran numero di macchine tasmaniane non sono assicurate e quindi può darsi che la cosa muoia lì.
Seguiamo il consiglio della segretaria e, questa volta siamo noi a non rispondere più agli sms di Ellit e nemmeno alle sue chiamate. Poteva fare a modo nostro! Adesso la nostra macchina è come nuova e noi attendiamo solamente il verdetto dell'assicurazione. 
Riceviamo alcune telefonate minacciose dalla fidanzata di Elliot, il quale sembra assolutamente incapace di rendere decisioni con la propria testa, ma continuiamo a prenderla con filosofia.. Almeno fino a quando la ragazza non osa correggere la pronuncia di  Simona facendole notare che ci troviamo a "Surrél" e non a "Sùrrel" ;-)))

La nostra vacanza sta giungendo al termine e, a un anno di distanza, posso affermare di non aver più avuto alcuna notizia di Elliot e la sua macchina... Probabilmente non era assicurata veramente! 
L'abbiamo scampata bella!

martedì 17 aprile 2012

Hobart prima parte

L'ostello "Frog"
Abbandono momentaneamente  la mia parentesi sulla Carnia e "ritorno" in Tasmania, anzi, vado diritta nella sua capitale: Hobart. La città è piccolina, colorata e molto graziosa. Con la nostra macchinina girovaghiamo alla ricerca di un ostello perchè sentiamo l'urgente bisogno di lavarci. Ci salta subito agli occhi un edificio di colore verde come l'erba e, incuriosite, ci avviciniamo. Il nostro sesto senso non aveva toppato: era stato proprio un ostello dal colore sgargiante a richiamare la nostra attenzione! Entriamo e chiediamo se dispongono di tre posti letto per due notti. Ormai era pomeriggio inoltrato e non ci va di metterci alla ricerca di un'altra sistemazione, così accettiamo subito i tre letti in un dormitorio misto alla "modica cifra" di $ 24,00 a testa, senza connessione internet... Vabbè dai, ormai è quasi ora di rientrare a Melbourne, non è il caso di mettersi a fare le difficili. Entriamo quatte quatte nella stanza e siamo accolte da un'ottima fragranza che non però non riesco bene a definire.. Si tratterà di odori corporali o di sporcizia che ha ben bene impregnato i vestiti dei nostri nuovi coinquilini?! Questo rimane e rimarrà sempre un mistero. Dopo esserci abituate all'odore ed essere riuscite ad appropriarci di un letto, andiamo a lavarci. Fra e simo trovano posto al primo piano, io devo andare al secondo piano, in un bagnetto invaso dai più svariati tipi di insetti 0.o (proprio io che li amo tanto dovevo beccarmeli?!). Conto fino a 10 e, cercando di non pensare alle condizioni igieniche dell'ostello, indosso le ciabattine da piscina e mi chiudo nella doccia. Dopo alcuni minuti sento: 
"Hila!!! Dove sei? Andiamo a mangiare?!" 
"Si, arrivo, sono qua, nel bagno azzurro." 
"Ahaha, ma è il bagno degli uomini!!!! Sei sempre la solita svampita!"
0.o OPPPSSS "Beh, allora controllate che non ci sia nessuno e che non si accorgano del mio erroruccio per favore, non mi ero proprio resa conto che ci fossero due bagni diversi".
Evitando di commentare ulteriormente, le due ragazze mi dicono che posso uscire indisturbata dal bagno. Ci prepariamo e, sempre in compagnia della nostra macchinina, facciamo le vasche per la citta alla ricerca di un sushi bar o un altro posto dove cenare a buon mercato.
Gira che ti rigira, notiamo che la spia della benzina sta per gridare vendetta e, non volendo fare rifornimento per una sola giornata, decidiamo di fermarci al Mc Donald's, così possiamo anche connetterci a internet e dare nostre notizie ai nostri parenti dell'emisfero boreale che, ormai, ci crederanno disperse ;-).

Continua...

Vi posto altre foto di Hobart:






venerdì 13 aprile 2012

Un paradiso chiamato Carnia




Ciao ;)
Oggi cambio un pò argomento e faccio un viaggio di migliaia di km. Vorrei presentarvi la mia terra natale, la Carnia, così poco conosciuta e valorizzata, ma, secondo me, degna d'attenzione e non solo perchè è la mia terra. Dopo aver visitato varie località in tutto il mondo mi sento di dire che l'Italia non ha niente da invidiare: abbiamo storia, cultura e paesaggi stupendi. La Tasmania, con la sua natura selvaggia, ha molto in comune con la Carnia, infatti anche qua vi capita di veder pascolare le mucche liberamente e



Monte Crostis

Monte Zoncolan
di trovare sentieri da poter percorrere a piedi o in bici. Ultimamente ci sono due montagne diventate famose per aver ospitato il Giro d'Italia: il Monte Crostis a sinistra e il Monte Zoncolan a destra.
La gente in Carnia può sembrare poco aperta, ma è gente che sa darvi il cuore e sempre pronta ad aiutare il prossimo.

Lo Zoncolan offre anche piste da sci e ciaspolate durante la stagione invernale.

Comeglians

Se volete visitare questi luoghi o se siete dei ciclisti provetti, vi consiglio un bell'alberghetto a Comeglians, un paesino ai piedi dei due monti. Il nome è Albergo "Alle Alpi" http://www.albergoallealpi.com/ ed è accogliente, arredato con ottimo gusto, economico, vi offre una cucina genuina tipica carnica e, come se non bastasse, è vicinissimo ad un centro benessere che vi permetterà di rilassarvi totalmente.
Vi consiglio di visitare anche il sito http://www.turismofvg.it/ e seguirli anche su facebbok per poter ammirare delle bellissime immagini del Friuli.

martedì 10 aprile 2012

Alpiniste in erba


Mi è stato fatto giustamente notare che il post che narrava la camminata a Cradle mountain non ha ben reso l'idea di quanto ardua è stata l'impresa, così ho deciso di aggiungere qualche foto per farvi capire meglio come sono i sentieri che abbiamo percorso e, non appena Simona mi farà avere il video, ve lo caricherò, in modo che possiate farvi due risate alle nostre spalle ;-) 

Uno scorcio del sentiero che abbiamo percorso..

Dove Lake dall'altro.. Chissà quale Santo del Paradiso ha fatto si che non ci cadessi dentro?!

Ecco la vetta che appare sempre più vicina...

una veduta di Dove Lake. Come potete notare, la nebbia si stava facendo fitta...

La strada percorsa vista dall'alto.

Un'altra veduta dall'alto.

lunedì 9 aprile 2012

Happy Easter!

Ciao!!!
Volevo augurare Buona Pasqua a tutti anche se con un giorno di ritardo. Chiedo scusa, ma ieri ho lavorato e non sono riuscita a connettermi :-)


sabato 7 aprile 2012

We are very fit!

Ore 5:30 am.
I primi chiarori di una giornata piovosa ci dicono che è giunta l'ora di affrontare l'escursione quotidiana. Sfogliando le varie brochures abbiamo deciso di fare una bella passeggiata in montagna, attorno al lago St Clair e poi cambiare direzione e avviarci tranquillamente verso un simpatico laghetto chaimato "Wombat's swimmingpool" dove speriamo di riuscire ad avvistare un ornitorinco.
L'area attorno al lago offre infatti un gran numero di passaggiate da poter fare ed è forse la meta più famosa al mondo per chi vuole avventurarsi in una "Overland track". Quasi tutti i sentieri partono dal Dove Lake e sono classificati in base alla loro difficoltà. Per percorrere le camminate più semplici si impiegano un paio d'ore, mentre quelle più complesse richiedono una giornata di cammino, inoltre ci sono delle indicazioni utili sul come equipaggiarsi nel caso piova, ma noi non ci lasciamo scoraggiare da niente, ormai lo sapete no?!
Non facciamo caso neanche al fatto che tutta la gente che ci circonda sembra dover scalare l'Everest da com'è conciata: tutti hanno scarpe da montagna ai piedi, picozza, zainetto con acqua, k-way e ombrellino, protezione solare 30 e un pò di cioccolata per combattere gli eventuali cali di zucchero. Ridiamo diveritite e pensiamo "Ma dove vanno questi vecchi?! Sarà meglio che facciano attenzione al cuore!" e, con un pò di superbia di troppo, decidiamo di fare la camminata da 3,5 ore, anche se fortemente sconsigliata in caso di cattivo tempo, tanto cosa potrà mai succederci?! Siamo very fit in questo momento, le nostre gambe sono diventate super soniche e ci sentiamo delle vere atlete ;). Munite di borsetta da passeggio molto trendy (a parte Fra che si da un tono con lo zainetto eastpack sulle spalle e si prende gioco di noi povere illuse con la borsettina a tracolla), scarpe da passeggio: un paio di nike con suola ultra bassa rosa e bianche, un paio di converse nere e un paio di adidas bianche e argentate e tute che si adattano più a una lezione di pilates in un parco che a una scalata e con l'immancabile macchina fotografica a tracolla, ci incamminiamo...
Percorriamo il primo tratto di sentiero rischiando di cadere sui sassi resi viscidi dalla sottile pioggerellina, di inciamparci un pò ovunque e di cadere a rotoli dritte dritte nel lago. Non demordiamo e continuiamo il nostro percorso con passo spedito, ma la nebbia inizia a farsi più fitta e la fiducia nella nostra preparazione fisica inizia a prendere il sopravvento.
H: "Dai, guardate che lassù c'è una bandierina! Significa che siamo arrivate in cima! Forza e coraggio, abbiamo già camminato tanto, continuiamo!"
S: "Si dai" -ansima- "ce la possiamo fare"
F: "No ragazze, voi siete pazze, ci perderemo, ci faremo male, è troppo pericoloso, io non sono abituata..."
H. e S. in coro: "Dai Fra, ormai il peggio è passato".
Fra non sembra per niente convinta, ma decide di proseguire ugualmente. Raggiungiamo la prima bandierina e ci rendiamo conto di aver percorso solo un decimo del tragitto previsto :-/, allora ci facciamo una sana risata isterica e liberatoria e decidiamo di girare i tacchi e tornare indietro.
Non ci crederete, ma la strada in discesa si è rivelata ancora più complicata di quella in salita 0.o!!!
Appena disponibile, posterò il video della nostra memorabile camminata ;-).

P.S. I vecchietti che abbiamo incontrato alla partenza sono riusciti a compiere l'intera passaggiata senza particolare sforzo... Forse non eravamo proprio così "fit" come pensavamo di essere....